Impennata delle attivitą criminali nel secondo trimestre

Impennata delle attivitą criminali nel secondo trimestre

In tempi non sospetti abbiamo parlato dell’incremento di phishing ai danni dei navigatori del web; adesso sono arrivati i dati del secondo trimestre da parte di Exprivia ed i numeri sono sconcertanti.

I dati della sola Italia sono già allarmanti: si parla di un incremento del 250% di crimini informatici e +60% di furto di dati registrati. Le truffe tramite il phishing ed il social engineering sono quadruplicate rispetto al primo trimestre.

In questo periodo italiano post – lockdown non si è salvato nessuno; anche le Pubbliche Amministrazioni sono state vittime di cyber attacchi. Le aziende operanti nel settore della Finanza rimangono le prede più ambite, purtroppo non rimangono le sole perché gli hacker non ha guardato proprio in faccia proprio nessuno.

L’esca principale è sempre il tema Covid-19, lo dimostra il nome dei malware più in voga “Corona Antivirus” e “Covid 9 Antivirus” messi a punto per permettere ai cybercriminali di attaccare i pc dei poveri mal capitati per farne ciò che vogliono.

I dati finora raccolti mettono tutti d’accordo: l’emergenza Coronavirus è stata di grande ispirazione per gli hacker che, approfittando dello smart working, hanno approfittato dei pc privati dei dipendenti lavoratori che hanno lavorato da casa, per poter attingere informazioni delle aziende presso cui lavorano.

Si è registrato un incremento di attacchi ai sistemi di videosorveglianza attraverso l’utilizzo del malware come Mirai.

Le imprese sono costrette a riflettere più che mai sulla loro vulnerabilità ed adeguarsi di conseguenza.

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