Attacchi ransomware in aumento e sempre più sofisticati: come proteggersi

Attacchi ransomware in aumento e sempre più sofisticati: come proteggersi

Gli attacchi informatici alle aziende, sia pubbliche che private, sono in crescita e i 5.000 IT Manager che hanno partecipato all’ultima indagine Sophos lo sanno perfettamente.

Secondo l’indagine, circa il 41% delle aziende italiane ha subito un attacco ransomware nell’ultimo anno e non è escluso che possa ricascarci. Per questo, proteggere i propri dati aziendali online è molto importante in questo momento, sia in termini di professionalità e sicurezza, ma anche per la propria reputazione. Nel 73% dei casi i dati sono stati criptati e il 27% delle aziende colpite ha pagato il riscatto sperando di recuperare la propria attività di business spendendo cifre esorbitanti.

Durante un attacco ransomware, infatti, i dati vengono totalmente o almeno in buona parte, criptati e nel momento in cui l’azienda, messa sotto pressione, ritiene che pagando il riscatto riavrà indietro i suoi dati “limitando” il danno, commette un passo falso. Questo perché affinché avvenga il recupero dei dati, una sola chiave di decodifica non è abbastanza. I cyber criminali ne utilizzano diverse rendendo il recupero dei dati complesso e soprattutto dispendioso. Si parla di circa 1,4 milioni di dollari. 

Questo dimostra che gli attacchi ransomware stanno cominciando ad utilizzare tecniche e procedure sempre più sofisticate: spesso, non si tratta solo di furto dei dati sensibili ma anche di minacce di divulgazione online di informazioni riservate e strategiche per le aziende, con un’alta probabilità di ledere la loro reputazione. È da questo che nasce la pressione a cui le aziende vengono sottoposte e alla quale, purtroppo, cedono. 

Ci sono, però, altri dati più incoraggianti: il 56% dei Responsabili IT intervistati ha confermato di aver recuperato i propri dati senza aver pagato il riscatto, mentre il 79% ha ammesso di esserci riuscito utilizzando strategie efficaci di backup e soluzioni di sicurezza informatica adeguate che rilevano e bloccano gli attacchi in diverse fasi. 

In questi casi Easy Lab consiglia ai suoi clienti l’azione coadiuvata di due sistemi: l’utilizzo di un buon Firewall e di Easy Safe. Conforme all’art. 32 del GDPR, Easy Safe consente il ripristino dei file criptati anche ad attacco avvenuto e permette di far ritornare i sistemi informatici allo stato precedente all’infezione. È utile anche in caso di cancellazioni accidentali o guasti: una soluzione semplice ed efficace.