Facendo leva sulle difficoltà economiche che molti italiani stanno vivendo in questi giorni, gli hacker continuano ad utilizzare il phishing per mettere in atto decine di truffe online ogni giorno, per non parlare delle fake news e della disinformazione ormai all’ordine del giorno sul web.

Ma l’aspetto preoccupante dell’intera questione è la difficoltà, sempre più lampante, di riuscire a riconoscere e, dunque, evitare le truffe. È quello che è successo negli ultimi giorni con i fittizi buoni spesa in regalo da parte di alcune delle più importanti catene alimentari italiane che, però, hanno subito smentito e messo in allerta i propri consumatori. 
Si tratta di buoni spesa e coupon dal valore di 250€ e 500€ per l’acquisto di generi alimentari assolutamente falsi proposti con lo scopo di voler “arginare” la crisi o aiutare le famiglie italiane in difficoltà ma che vengono utilizzati dai cyber criminali solo per accedere e rubare i dati personali di migliaia di utenti.

In questo caso, gli attacchi sono avvenuti con maggiore facilità perché i messaggi sono stati fatti circolare, non soltanto attraverso le email degli utenti, ma anche all’interno delle chat di WhatsApp, l’App di messaggistica più utilizzata in Italia in questi ultimi due mesi di isolamento domiciliare e distanziamento sociale. Fare clic su un link che ci ha inviato un contatto “fidato” è molto più semplice rispetto ad un’email che potremmo evitare o non aprire.
I messaggi in questione contengono spesso l’invito a cliccare su un link che rimanda ad alcuni siti web, rigorosamente falsi, sui quali viene richiesto di inserire tutti i propri dati personali. Solo allora l’utente può ottenere il coupon che però, non esiste.  

Le grandi aziende alimentari alle quali è stato rubato il nome per truffare milioni di italiani, non solo hanno prontamente comunicato ufficialmente l’inesistenza di tali buoni spesa ma hanno anche invitato la popolazione a fidarsi esclusivamente dei loro canali ufficiali.