10 Giochi per insegnare ai bambini a programmare

10 Giochi per insegnare ai bambini a programmare

Pubblicato il 19/01/2016

Sono giocattoli-robot che prendono ordini dalle app per sviluppare i concetti di calcolo e algoritmo nei bambini, anche in età prescolare.
Dei benefici dell’insegnare a programmare ai bambini – anche già in età prescolare – ne parlano in tanti, tra i più attivi promotori ci sono senz’altro i mentor dei Coderdojo, anche in Italia. Con così tanti bambini che imparano a giocare su un tablet ancora prima di sapere le lettere dell’alfabeto, non c’è da meravigliarsi se c’è una forte spinta verso l’insegnamento della logica computazionale già in età così piccola.
E mentre il concetto di scrittura di linee di codice astratto può sembrare ben oltre la portata di un bambino in età prescolare, con alcuni giocattoli e giochi di oggi i bambini di appena 3 anni possono imparare a comandare un robot (o un genitore) per farlo andare avanti, a sinistra, a destra e girare in tondo. Non ci credete? Scoprite questi giocattoli e giochi progettati per insegnare ai bambini di tutte le età a programmare.

 

Codie
Codie è l’ultimo giocattolo-robot in arrivo con lo scopo di insegnare ai bambini a programmare. Un piccolo, programmabile, pilotabile robot dedicato ai bambini. Costruito da una startup ungherese, Codie ha lanciato una raccolta fondi sul sito di crowdfunding Indiegogo. Lo scopo è di raccogliere 70 mila dollari, iniziare la produzione a riuscire a consegnare a novembre. Costo 169 dollari.

A differenza di altri robot volti a insegnare ai bambini il codice, Codie sta adottando un approccio più familiare. Sfrutta la potenza dei dispositivi intelligenti che i bambini già amano e sanno utilizzare. Codie funziona perfettamente con iPod e iPhone o Android, attraverso app controllate con movimenti tattili e intuitivi. L’app permette ai ragazzi di trascinare i blocchi e creare programmi che Codie esegue. È possibile farlo muovere, evitare gli ostacoli, e altro ancora.

Adatto a bambini d’età tra gli 8 ai 12 anni, il suo corpo è in legno di alta qualità, giusto per rendere l’aspetto meno tech e richiamare i tradizionali giocattoli in legno.

 

Dash & Dot di Wonder Workshop 

Vikas Gupta, ex dirigente di Google che ha fondato la startup Wonder Workshop (precedentemente chiamata Play-i), ha detto tempo fa una cosa interessante: “Abbiamo imparato che per rendere la programmazione interessante per i bambini bisogna usare un prodotto tangibile. Non può essere solo software”. Ed è così che sono nati Dot e Dash, due robot che insegnano ad acquisire competenze di programmazione ai bimbi dai cinque in su, testati nelle scuole elementari americane.

Dash ascolta e risponde ai suoni, si muove all’interno della stanza, evita gli ostacoli, e reagisce con suoni e luci. Può anche suonare lo xilofono. Dot non ha ruote ed è pensato per interagire con Dash via Bluetooth, fa da controller. Entrambi hanno una propria personalità e sono personalizzabili. Sono programmabili (andare avanti, tornare indietro, suonare il clacson) e controllabili attraverso un’app. Più giochi, più Dash impara a fare da solo.

Primo

Primo si rivolge a bambini piccoli in età prescolare. Con i blocchi di istruzioni i bambini creano un percorso per un robot di nome Cubetto utilizzando una scheda di interfaccia di legno. Primo, l’interfaccia di programmazione, è stato progettato per insegnare la logica di programmazione ai bambini dai 3 a 7 anni.

Attraverso l’interfaccia, i bambini giocano con i concetti di calcolo, sequenze di istruzioni e algoritmi. L’obiettivo è quello di guidare Cubetto verso la sua destinazione con la costruzione di una serie di istruzioni. Il set costa 170 sterline.

 

Bee-Bot

Il precursore dei robot per bambini in età prescolare è Bee-Bot (in vendita in Italia a 75 euro), ape giocattolo che permette ai piccoli di sfruttare a pieno le loro conoscenze e metterle in opera. È utilizzabile ancora prima che i bambini conoscano numeri o lettere: le istruzioni vengono date attraverso delle frecce.

Una volta che i bambini spingono alcuni dei tasti direzionali e poi han premuto su “Go”, il Bee-Bot lampeggia gli occhi ed esegue i comandi, regalando ai bimbi la loro prima esperienza di programmazione.

 

Puzzlets

Disponibile dalla fine dell’anno scorso, Puzzlets (precedentemente conosciuto come Cloudboard) è stato progettato per insegnare ai bambini in età prescolare come vengono programmati i videogiochi. Utilizzando una scheda che si collega a un computer o tablet, i bambini mettono dei pezzi di un puzzle in una scheda per aiutare i personaggi a trovare soluzioni ai loro enigmi.

Così, quando si desidera che il personaggio salti, si posiziona la tessera del puzzle salto nel primo slot disponibile, e quando si desidera che corra più veloce, si posiziona il pezzo veloce sulla scheda. Una volta messi in sequenza (come un codice), i pezzi danne le istruzioni ai personaggi su come muoversi. Costo circa 100 dollari.

Kano

Kano è nato come progetto su Kickstarter, ed è riuscito a raccogliere 1.5 milioni di dollari. Si tratta di un kit per la costruzione di un piccolo computer, che può poi essere utilizzato per costruire giochi e come aiuto per imparare a scrivere codice. Kano è un computer e un kit per programmare adatto a tutte le età. Con Kano gli utenti possono costruire il proprio computer e iniziare a creare giochi subito. Il kit comprende un Raspberry Pi, un case, tastiera wireless con trackpad, cavi, Wi-Fi dongle, e pure uno speaker.

 

Robot Turtles

L’ideatore di questo gioco, Dan Shapiro, creò Robot Turtles
perché voleva dare ai suoi figli la superpotenza della programmazione informatica. Robot Turtles, ispirato al linguaggio di programmazione Logo, è un gioco da tavolo bambini dall’età prescolare da giocare con i loro genitori. I bambini nel ruolo di programmatori tengono tutto sotto controllo, mentre gli adulti si comportano come il computer ed eseguono i comandi.

 

Linkitz

Questo è un progetto Kickstarter che sta per essere lanciato e presentato come “giocattolo indossabile che insegna ai bambini a programmare”. Un giocattolo intelligente, in pratica dei collegamenti di plastica destinati a promuovere il gioco sociale.

Ogni linkitz ha un comportamento specifico, e non è necessario avere alcun dispositivo mobile con sé. Alcuni brillare quando un amico è vicino, o inviano un messaggio o trillo con il semplice battito delle mani. L’idea è che ci si può scambiare i collegamenti per creare qualcosa di nuovo. Ancora il prezzo non è stato comunicato, mentre il target d’età è di 5-12 anni. Stiamo a vedere.

 

Code Monkey Island

Disponibile da metà ottobre, questo gioco da tavolo mette ogni giocatore a capo di una piccola banda di scimmie. Utilizzando strategie che insegnano le basi della codifica logica, i giocatori guidano le loro scimmie verso un boschetto di banane. Creato dal designer e sviluppatore web Raj Sidhu, Code Monkey Island è un gioco da tavolo che insegna ai bambini dagli 8 anni in su concetti di programmazione e il modo in cui applicarli.

Attraverso il gioco, i bambini imparano le strutture di controllo, le strutture di dati, la logica booleana e gli operatori, l’operatore di assegnamento e le operazioni matematiche. Su ordinazione.

 

Robotiky

Nato anch’esso da una campagna su Kickstarter, Robotiky è un robot giocattolo programmabile che utilizza tutorial e giochi per insegnare ai bambini la programmazione e la robotica.